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Rassegna scientifica, letteraria ed artistica

SOMMARIO

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Rassegna

Rassegna dei fatti e delle scienze sociali (Alberto Errera) di legislazione comparata e di giurisprudenza colta in Italia (ove s'informa di recenti scritti pubblicati da Francesco Carrara, F. Buonamici, Assuero Tartufari, Carlo Cesarini, S. Stampecchia, Cosimo Ratti, B. Ghersi, G. Panighetti, A. Alessandrini, F. De Crecchio, R. Foglietti e A. Pantano) (avv. Carlo Lozzi) Revue littéraire française (Amédée Roux) scientifica (Enrico Morselli) Gazzettino bibliografico italiano tizie letterarie italiane (G. Notizie letterarie slave (L. L.) mania, Spagna, Romania

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Rassegna

S.) — Gazzettino bibliografico straniero

No

Notizie letterarie di Francia, Inghilterra, GerItaliano all'estero.

RASSEGNA DEI FATTI

E DELLE

SCIENZE SOCIALI

I.

Rassegna dei fatti.

1. Diamo opera a raccorre e ad ordinare i fatti principali che mano mano si svolgono nella vita economica e politica delle nazioni. Terremo conto di tutti gli avvenimenti, i quali comprovano, modificano, o interrompono le grandi leggi economiche che governano l'umanità, e ci ingegneremo a spiegare come e perchè essi abbiano origini e sviluppo. Non si tratta di fare una rassegna di ciascheduno dei fatti o delle pubblicazioni scientifiche, dei

Congressi o dei trattati, delle Assemblee o delle Accademie che si fanno in questo tempo, ma soltanto di quelli che possono formar parte della vera Storia della scienza e della libertà. Al lettore ne saranno così indicati i segni direttivi, i criterii fondamentali: ad esso poi di investigare altrove, la minuta analisi ed i particolari delle questioni delle quali ci intratteniamo.

II.

I fatti che passeremo in particolare disamina sono:

1) La crisi politica inglese e le nuove condizioni nelle quali si troveranno i partiti.

2) La tendenza degli animi in Germania specialmente nella questione di separazione fra la Chiesa e lo Stato.

3) La condizione nella quale si trova ora l'Italia sociale. Dolenti poi che i provvedimenti finanziarii non sieno stati ancora votati dovremo limitarci a fornire, pella nostra patria, quei soli dati positivi che ne accertano la situazione economica industriale e commerciale.

Passando poscia dagli studii speciali alle investigazioni generali diremo alcun che della convenzione monetaria, e della conferenza internazionale di Costantinopoli pella stazzatura delle navi. Dopo di che incominceremo la II. parte della nostra Rassegna che riguarda la bibliografia.

III.

Avvenimenti di molta importanza dobbiamo notare pella Gran Brettagna, questa terra promessa dei commerci internazionali e delle agitazioni parlamentari. L'uno riguarda la statistica dei suoi scambi, che, con rara sollecitudine, è già pubblicata mentre scriviamo: l'altra si attiene al movimento elettorale ed alla grande lotta fra il partito tory ed whig.

La statistica data alla luce dal Bord of Trade (1) rallegra l'animo e ispira sentimenti di alta ammirazione pegli operosi isolani. Mentre la rovina e il fallimento agitarono l'Europa, un popolo solo, con rara virtù, con previdenza, sagacia seppe rimanere quasi immune dall'agiotaggio e continuare in una via sicura e procedere fieramente nella diffusione del commercio che è diffusione di civiltà.

Noi ci confortiamo l'occhio, infievolito dallo spettacolo dell'uni• versale miseria, nel seguire questa linea ascendente della vita inglese ogni scetticismo si dilegua dinanzi a così bello ed ampio corredo di numeri, i quali provano, con eloquenza, ciò che la li rica sola potrebbe ripetere. Quanti sono fra noi amanti e cultori delle grandi cose, rimangono ammirati di quello che è avvenuto nell'anno scorso in una oasi, mentre le sabbie del deserto erano dovunque agitate dalla bufera. Gli scambi internazionali della Gran Brettagna che durante il 1873 superarono di oltre 15 milioni quelli del 1872, furono nel 1873 lire sterline 625,454,000, e nel 1872 L. st. 610,377,000 cioè in più nel 1873 L. st. 15,077,000.

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(1) Ecco alcuni dati statistici importanti sul valore dei metalli preziosi.

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1873

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Cfr. per tutti questi dati le pubblicazioni ufficiali del Board of

758,880

Trade.

Venendo ai particolari si nota nell'importazione Lire sterline 370,381,000 e nell'esportazione L. st. 25,507,300; quindi una maggiore importazione di L. st. 115,308,000. Facendo confronti ri sulta nel 1873 L. st. 370,381,000 d'importazione nel 1872 invece L. st. 354,120,000 cioè una maggiore importazione nel 1873 di L. st. 16,261,000.

L'esportazione nel 1873 fu di L. st. 255,073,000 mentre nel 1872 fu invece di L. st. 256,257,000, nel 1873 quindi una minore esportazione ai L. st. 1,184,000.

Si importarono nel 1873 per 86,124,360 L. st. di prodotti alimentarii, contro 75,660,863 L. st. nel 1872. La differenza fra i due anni è di 10,463,497 L. st. nel 1873.

L'esportazione del carbon fossile, del ferro e dell'acciajo è diminuita nel 1873 in confronto del 1872. Il loro valore però su. pera quello del 1872. In quest'anno il prezzo di 13,198,494 tonn. di carbone fu di K. st. 10,442,321; nel 1873 il prezzo di 12,632,333 tonnellate fu di 13,205,618 lire.

IV.

Mentre i commerci fioriscono a tal segno, la vita politica è pure rigogliosa e vivace. La recente lotta fra i partiti Gladstone e Disdraeli ne forni la prova: e sebbene la riuscita non sia stata quale avemmo voluto, pure ciò che ci ha destato entusiasmo ed ammirazione fu il modo col quale tutta la parte eletta del popolo si agitò pel trionfo delle proprie idee.

Mentre nel continente il sistema rappresentativo apparisce irrugginito e la incuria, la indifferenza signoreggiano, mentre, particolarmente in Italia, è così svigorita e allentata la vita pubblica e l'elezione di un deputato, è cosa di poca levatura e (quello che è peggio) non esistono partiti, l'Inghilterra ci offre un esempio degno di emulazione.

Le stesse discussioni dei capi partito, sebbene appassionate, rivelano nei venerabili uomini che si disputarono il potere una tempra gagliarda che gli anni e l'esperienza resero ancor più · vigorosa.

I discorsi di Disraeli e di Lowe, provano se bene ci apponiamo. Il 4 febbraio 1874, il sig. Disraeli teneva un discorso ai suoi

elettori di Newport appartenenti per la maggior parte alla classe agricola. Il signor Disraeli ripetè presso

a poco le medesime cose che pochi giorni prima avea detto ad Alsleburg ma con maggiori particolari. Criticò, come ora è naturale, la politica del Gladstone: disse che, volendo abolire l'income-tax il Gladstone fu costretto a ricorrere a tasse nuove pur aspre e fastidiose. Disraeli volentieri l'abolirebbe come tassa permanente, (come tassa da guerra egli la trova incomparabile); ma non acconsentirebbe mai a farlo a condizione di supplire alla sua deficienza con imposte nuove. Egli desidera una abolizione fatta con prudenza e avuto riguardo alle circostanze dello stato delle cose; reputa sconsigliatissima opera, dopo tutte le riduzioni fatte sugli articoli di consumo generale, estinguere una fonte qualunque di reddito esistente. Aggiunse <<< Si suol dire e niente è più vero che il governo più economico d'Inghilterra è stato il governo del duca di Wellington. Perchè quel governo è stato così economico? Perchè il duca Wellington rivolgeva quanto più poteva la sua attenzione agli interessi ed agli affari dell'Inghilterra all'estero. Egli li curava con tanta assiduità, e con tanto successo che, durante la sua amministrazione, noi non fummo trascinati in guerre costose, non ci precipitammo in certi imbarazzi per uscir dai quali fosse mestieri di ricorrere a un arbitrato carissimo.

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Ora il modo d' intendere l'economia del sig. Gladstone, o piuttosto quello del suo partito e della scuola da lui rappresentatata è affatto diverso. Egli dice: il popolo inglese non si cura dei suoi affari esteri; nemmeno io me ne curo molto; ma ho bisogno di fare economia (risa); licenzierò gli operai nei cantieri, diminuerò il numero degli impiegati (risa); venderò i magazzini della Regina (risa); farò morire di fame le persone nel servizio della Regina; venderò le provviste di legnami nei cantieri e negli arsenali; venderò tutte le ancore della flotta (risa); ven· derò (le abbiamo vendute l'anno scorso) metà delle navi della marina di S. M. (applausi e risa). Questa, miei signori, è l'economia della quale il sig. Gladstone va così orgoglioso. »

Il Sig. Disraeli combatte quindi il Gladstone sul terreno della legislazione irlandese. L'Irlanda, cominciò l'oratore, in questo momento è governata, posso dirlo, da leggi così severe le cui uguali non si riscontrano in verun'altra parte del mondo! (Udite)! Non è assurdo il parlare della tranquillità dell'Irlanda, quando voi non potete uscire dopo pranzo in giardino e guardare le

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